Inno al Nilo
 
Lode a te, o Nilo, che esci dalla terra e giungi a sostentare l’Egitto: di natura misteriosa, tenebra di giorno.

Tu che irrighi le campagne; tu che Ra ha creato per sostentare tutto il bestiame. Tu che bagni il deserto, che è lontano dall’acqua; la sua rugiada è acqua che cade dal cielo.

 

India: La leggenda di Rama

La leggenda di Rama è un importante racconto epico dell'India antica, noto come il Ramayana. Questa epopea è stata tramandata principalmente attraverso testi sanscriti, tra cui il Ramayana di Valmiki e il Ramcharitmanas di Tulsidas.

Il protagonista della storia è Rama, considerato un principe ideale e un avatar del dio Vishnu. La storia racconta delle sue avventure, principalmente la sua missione di salvare sua moglie Sita, rapita dal malvagio re demone Ravana.

Rama con la consorte Sita
fonte wikipedia

L' elemento fondamentale della leggenda di Rama nel Ramayana è il suo esilio, questo, infatti, è visto come una dimostrazione dei suoi valori morali e della sua virtù. Nonostante l'ingiustizia subita, Rama accetta il suo destino con equanimità e senza risentimento. La sua lealtà al dovere, la sua devozione verso il padre e la sua forza morale diventano esempi di virtù eroica e sacrificio personale.

Ma andiamo per gradi: perchè Rama viene esiliato?
Rama è il principe ereditario di Ayodhya e l'incarnazione divina di Vishnu, e viene esiliato dal suo regno per quattordici anni. Questo accade a seguito di una serie di eventi, tra cui l'ascesa al trono del regno di Ayodhya del padre di Rama, re Dasharatha.

Elfi, folletti e fate

Gli elfi, i folletti e le fate sono tutte creature leggendarie che fanno parte del folklore di molte culture in tutto il mondo, eppure hanno caratteristiche distintive che li differenziano l'uno dall'altro.


  1. Elfi:

    • Gli elfi sono spesso descritti come esseri di bell'aspetto, aggraziati e di solito alti.
    • Sono associati alla magia e alla natura, spesso vivendo in luoghi appartati come foreste o valli nascoste.
    • Nella mitologia nordica, gli elfi sono divisi in diverse classi, come gli elfi luminosi e gli elfi oscuri. Possono essere considerati guardiani della natura e delle creature che la abitano.

India: I miti di Shiva

Il mito di Shiva è ricco di diversi racconti e narrazioni che si trovano nei testi sacri induisti, tra cui i Purana, gli Itihasa e i testi poetici come i Mahabharata e i Ramayana. Shiva è una delle principali divinità dell'induismo, spesso considerato il Signore dell'Universo, il distruttore e il rinnovatore. Il suo mito è complesso e variegato, riflettendo una vasta gamma di aspetti umani e cosmici.

fonte wikipedia

Uno dei miti più noti riguardanti Shiva è quello della sua nascita, del suo matrimonio con Parvati e delle sue diverse incarnazioni e azioni divine.

Nascita di Shiva: Secondo molti testi induisti, Shiva è nato da Brahma, il creatore dell'universo, e Vishnu, il conservatore dell'universo. Esistono diverse versioni del racconto sulla sua nascita, ma una delle più popolari è quella in cui Vishnu e Brahma discutono su chi sia il più potente tra di loro. All'improvviso, appare una colonna di luce ardente che attraversa l'universo. Vishnu e Brahma cercano di trovarne l'inizio e la fine. Brahma assume la forma di un cigno e vola verso l'alto, mentre Vishnu si trasforma in un maiale e scava nel terreno. Dopo un lungo viaggio, Brahma incontra un fiore di loto che sboccia e da cui emerge Shiva, che riconosce come il signore supremo dell'universo.

India: Le origini del mondo

Nell'Induismo, le origini del mondo sono spesso contemplate attraverso una lente cosmologica e filosofica ricca di sfumature. La comprensione induista delle origini del mondo abbraccia una vasta gamma di interpretazioni, miti e concetti filosofici che riflettono la complessità e la diversità della tradizione religiosa e culturale indiana.

Una delle visioni centrali dell'Induismo riguardo alle origini del mondo è l'idea di un ciclo cosmico eterno, noto come "kalpa", che attraversa periodi di creazione, conservazione e distruzione. Questo ciclo è guidato da forze divine rappresentate principalmente dalla trimurti, composta da Brahma, Vishnu e Shiva, rispettivamente associati alla creazione, conservazione e distruzione dell'universo.

India: Gli dei del periodo epico

Il periodo epico dell'induismo, che va dal 500 a.C. al 500 d.C., è stato un periodo di grande fioritura letteraria e religiosa. In questo periodo furono composti i due grandi poemi epici, il Ramayana e il Mahabharata, che raccontano le storie di Rama e Krishna, due delle divinità più importanti dell'induismo.

Ecco alcune delle divinità più importanti del periodo epico:

  1. Vishnu: Una delle principali divinità della trimurti nell'Induismo, Vishnu è considerato il preservatore dell'universo. Nel Mahabharata, è particolarmente associato al personaggio di Krishna, l'avatar di Vishnu, che gioca un ruolo centrale nella guerra di Kurukshetra.

  2. Shiva: Un'altra figura importante della trimurti, Shiva è il distruttore nell'Induismo. Sebbene il Mahabharata e il Ramayana non lo mettano così in evidenza come Vishnu, Shiva è comunque venerato in varie forme e viene menzionato in diverse parti dei testi epici.

  3. Brahma: Il creatore nell'Induismo, Brahma è menzionato occasionalmente nel Mahabharata e nel Ramayana, ma non ha un ruolo così prominente come Vishnu e Shiva.

Gli dèi del periodo vedico

 Gli antichi popoli dell'India consideravano l'universo diviso in tre mondi: il cielo, la terra e l'atmosfera, che divideva il cielo dalla terra. E, di conseguenza, dividevano le loro divinità in tre gruppi: celesti, terrestri, e dell'atmosfera.

Quando gli Arya giunsero nel paese, la maggiore divinità celeste fu considerata Dyaus-pitar, il padre del cielo. Egli era soprattutto una divinità generatrice, padre degli dèi e degli uomini. In un secondo momento  gli si affiancò un'altra divinità, Varuna, custode dell'ordine dell'universo. 

Miti e leggende dell'India

L'India ebbe una vastissima produzione di miti dal carattere particolare. Infatti il mito indiano nacque da un senso di religiosità profonda, portato a vedere, nelle fiabe, più o meno incredibili, non solo la semplice espressione dei poteri straordinari degli dèi ma il simbolo di una verità assoluta che doveva essere attentamente meditata e avvicinata. 

Nella mitologia indiana distinguiamo due grandi momenti: quello più antico, fra il 2000 e il 1500 a.C., nel quale gli Arya (popolo di invasori detti Arya, di stirpe e lingua indoeuropea) non si erano ancora affermati, e quello più recende, dopo  l'800 a. C., che rispecchia la fusione fra i vari popoli. 

Il primo periodo è detto "vedico" perchè in esso predominano i miti contenuti nei più antichi libri sacri indiani, i Veda; il secondo è detto "epico" perchè appaiono in esso i due massimi poemi indiani, il Mahabharata e il Ramayana, i quali, pur narrando vicende epiche, ci presentano la più matura religione dell'India. 

Il primo periodo è il più importante anche se presenta la religione indiana in forme ancora primitive, perchè in esso ha le sue basi la vera religiosità dell'India. Gli Arya, sebbene più progrediti nella tecnica, avevano infatti una civiltà meno evoluta di quella dei popoli da loro sottomessi e ne subirono l'influenza. 

Il passaggio dal primo al secondo periodo è caratterizzato dall'evoluzione del primitivo politeismo verso una concezione sostanzialmente monoteista, che affermava cioè una divinità unica anche se tale da esprimersi in varie forme e in varie personalità divine. 

 

Gli dèi del periodo vedico
Gli dèi del periodo epico
L'origine del mondo
I miti di Shiva
La leggenda di Rama 



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Antico Egitto

Religione e Mitologia Egizia : approfondimenti

La religione e la mitologia dell'Antico Egitto sono tra gli aspetti più affascinanti e complessi della civiltà egizia. La loro visione del mondo era permeata da un vasto pantheon di dei e dee, ognuno associato a specifici aspetti della vita e della natura.

I miti e le leggende raccontano storie di dei e dee che governavano su vari aspetti della vita umana e naturale. Ad esempio, Ra era il dio del sole e Osiride il dio della morte e della rinascita.

 

Di seguito un elenco dei principali dei e dee egizie:

  1. Ra (Re): Dio del sole, uno degli dei più importanti, spesso rappresentato con la testa di falco e il disco solare sul capo.

  2. Osiride: Dio dei morti, della rinascita e del regno dei morti. Era spesso rappresentato come un sovrano mummificato con il corno dell'abbondanza sulla testa.

  3. Iside: Dea della maternità, del mistero, della magia e della fertilità. Era associata alla rinascita e alla protezione dei defunti.

  4. Horus: Dio del cielo, del falco e della protezione. Era considerato il protettore del faraone e del regno.

  5. Anubi: Dio dei morti, delle mummificazioni e delle cerimonie funebri. Era raffigurato come un uomo con la testa di sciacallo.

  6. Thot: Dio della sapienza, della scrittura, della luna e della misurazione del tempo. Era considerato l'inventore della scrittura e il giudice degli dei.

  7. Seth: Dio della violenza, del caos e della desertificazione. Era spesso rappresentato con la testa di un animale non identificato.

  8. Hathor: Dea dell'amore, della bellezza, della musica e della maternità. Era spesso raffigurata come una donna con le corna di una mucca.

  9. Bastet: Dea della casa, della fertilità, dei gatti e della protezione. Era spesso rappresentata con la testa di una gatta.

  10. Ptah: Dio della creazione, dell'artigianato e dell'architettura. Era considerato il creatore del mondo e delle persone.

  11. Sekhmet: Dea della guerra, della malattia e della guarigione. Era spesso raffigurata come una donna con la testa di una leonessa.

  12. Nut: Dea del cielo e delle stelle, rappresentata come una donna arcuata sopra la terra, con il corpo coperto di stelle.

L'enigma di Atlantide.

Atlantide è una leggendaria isola citata da Platone nelle sue opere, principalmente nel dialogo "Timeo" e nel "Crizia". Secondo Platone, Atlantide era un'isola situata "oltre le Colonne d'Ercole" (presumibilmente il moderno Stretto di Gibilterra), e possedeva una civiltà avanzata e prosperosa.

Mappa immaginaria di Atlantide dal Mundus Subterraneus di Athanasius Kircher, pubblicato ad Amsterdam nel 1665 (fonte Wikipedia)

Nel racconto di Platone, Atlantide era governata da dieci re che avevano il controllo sull'isola e su diverse altre isole e regioni circostanti. La società atlantidea era descritta come estremamente ricca e potente, con tecnologie avanzate e una cultura sofisticata.

Tuttavia, secondo il racconto, Atlantide cadde in rovina e scomparve sotto le acque dell'oceano in seguito a un cataclisma naturale, spesso interpretato come un terremoto o un'inondazione.

Platone

L'Atlantide di Platone è diventata una delle leggende più famose e affascinanti della storia occidentale, ispirando numerose opere letterarie, artistiche e speculative che cercano di ricostruire o immaginare l'esistenza e la caduta di questa antica civiltà. Tuttavia, non vi è alcuna prova scientifica concreta dell'esistenza effettiva di Atlantide, e molti studiosi considerano la sua storia come un racconto mitico o allegorico.

Antico Egitto: Cronologia delle dinastie faroniche

E' qui che tutto ha origine, qui lungo le rive del fiume Nilo. E' qui che si sviuluppa una delle più grandi civiltà mai esistite.

Cronologia.

Cronologia periodo predinastico

 

6000-3100 a.C. Periodo Neolitico e Periodo Calcolitico Predinastico

6000-4000 a.C. Periodo neolitico
- Cultura definita "Faiyum A".
- Cultura "Tasian", dal sito principale di Deir Tasa.

4000-3100 a.C. Periodo calcolitico predinastico

4000-3500 a.C.
- Cultura detta Naqada I.

3500-3300 a.C.
-Cultura detta Naqada II.

3200 a.C.
- Costituzione dei regni dell’Alto Egitto, con capitale Hieracompolis, e del Basso Egitto con capitale Buto.

3100 a.C.
- Un capo di nome Aha o Menes, che potrebbe essere lo stesso Narmer (il "re scorpione"), unisce le "Due Terre" o "Due Corone", l'Alto e il Basso Egitto, imponendo la sua autorità alle popolazioni della Valle e del Delta del Nilo
.- Inizia il primo periodo storico dell'Egitto

La magia egizia

 

La magia egiziana risale al tempo in cui gli abitanti pre-dinastici e preistorici dell'Egitto credevano che la terra, l'inferno, l'aria e il cielo fossero popolati da innumerevoli creature, visibili ed invisibili, che venivano considerate favorevoli o ostili all'uomo a seconda se le azioni della natura, cui si credeva che esse presidiassero, gli fossero favorevoli o sfavorevoli. 

Lo scopo principale della magia consisteva nel dare all'uomo predominio sopra questi esseri. Il favore di quegli esseri che si mostravano miti e favorevoli all'uomo poteva essere ottenuto tramite doni o offerte, ma la cessazione delle ostilità da parte di coloro che si mostravano implacabili e ostili si poteva ottenere solo con moine e lusinghe oppure usando un amuleto, un nome segreto, una formula magica, un'immagine o un'icona che avevano l'effetto di portare in aiuto del mortale che la possedeva la potenza di un essere più forte di quello nemico, che aveva minacciato di fargli del male.

A proposito di Jack lo Squartatore

Uomini come Jack lo Squartatore sono all'apparenza persone rispettabilissime fino a quando, un giorno, vengono scoperte responsabili di orrendi crimini. Un uomo assolutamente normale all'aspetto, così possiamo immaginare sia stato 'Jack The Ripper', il 'mostro' mai scoperto, tristemente famoso nella storia della criminalità inglese, che indirizzò alla polizia londinese lettere beffarde in cui si firmava appunto Jack The Ripper', 'Jack lo Squartatore'.

 

Scoperta di una vittima attribuita a Jack lo squartatore
(illustrazione di Henri Meyer, 1891)wikipedia

I crimini attribuiti a questo sconosciuto omicida sono sette: il primo venne compiuto la notte di Santo Stefano del 1887 e l'ultimo la tra l'8 e il 9 novembre dell'anno successivo. Le vittime erano tutte donne e appartenevano alla schiera  della 'Whores Legion',  miserevoli prostitute che offrivano il loro corpo nel quartiere londinese di Spitafields, nell'East End, non lontano dalla Torre di Londra. 

La battaglia di Qadesh

Il faraone Ramesse II, nel 1285 a.C., affrontò nella città siriaca di Qadesh, il popolo ittita. Ci fu uno schieramento di circa sessantamila uomini tra Egizi e Ittiti. Il faraone attaccò con quattro divisioni di cinquemila uomini ciascuna.

fonte Wikipedia
 
Le divisioni rispodevano al nome di Amon, Ra, Ptah e Seth. E fu con questo esercito che egli arrivò fino al fiume Oronte. Tratti, però, in inganno da due soldati ittiti furono attaccati di sorpresa dal re ittita Muwatalli, e questa mossa inaspettata provocò scompiglio nelle file egizie mettendo in fuga molti soldati. Fu in questa confusione che Ramesse si ritrovò solo con la sua guardia personale. 

La vita dopo la morte

Gli egizi vedevano la morte non come la fine di tutto ma, bensì, come l'inizio di una nuova esistenza, ed è appunto per questo che, per il viaggio nell'aldilà, si procuravano tutti gli oggetti che avevano utilizzato nella vita terrena e nella tomba ponevano mobili, alimenti e gioielli.


Gli egizi credevano che il corpo era costituito da diverse parti: il bai o anima, il ka o forza vitale, l'aj o forza divina ispiratrice della vita. Affinchè fosse possibile ottenere la vita dopo la morte, il ka aveva  bisogno di un supporto materiale che era il corpo del defunto. Questo corpo però  doveva mantenersi intatto ed è qui che entra in scena il processo della mummificazione. 

Il faraone Ramesse II

Ramesse II, terzo faraone della XIX dinastia,  Nuovo Regno 1552-1069 a.C., regnò dal 1289 al 1224 a.C., rappresenta il potere che ebbe l'Egitto nel periodo del suo massimo splendore politico ed economico.

Il Faraone indossa il Chepresh o corona di guerra. Su di essa appare il cobra, simbolo della dea Uadyet, patrona del Basso Egitto. 

Egli vinse sui suoi nemici del Nord -gli Ittiti- e del Sud - i Nubi - e ciò gli permise di ampliare le frontiere dell'Egitto. Fu in questa epoca che le attività commerciali prosperarono e richiamarono gente proveniente dall'Asia e dalle isole dell'Egeo. Così anche la società egizia assimilò nuove usanze.


Ma andiamo per gradi: Ramesse già in giovane età si distinse nell'arte della guerra, e durante la prima parte del lungo regno, intraprese numerose campagne militari tra cui ricordiamo la campagna condotta contro gli Ittiti, che  si concluse con un patto, stretto tra i due imperi più grandi del momento. 

Frammenti d'Egitto

La civiltà egizia nacque molto prima che i faraoni regnassero nel paese del Nilo. Sorta nella preistoira ebbe un progresso lento ma grandioso che la portò a essere una delle principali nella storia dell'umanità. 

l'Egitto rimase al margine del processo di sviluppo dell'economia produttiva fino a ben oltre l'inizio del sesto millennio, quando le sue comunità nomadi, che occupavano i terrazzi del Nilo, cominciarono a ricevere l'influsso di gruppi neolitici provenienti dall'Asia, che portarono un'agricoltura e una pastorizia già avanzate. E già dalla metà del quinto millennio nacquero le prime città. 

La Romagna degli spiriti: Castel Bolognese e il fantasma della sorgente

 

La Pocca- Castel Bolognese - foto di  Daniele Bernabei-)

 

Ed eccoci a Castel Bolognese, un comune italiano della provincia di Ravenna in Emilia Romagna. E' proprio in questi luoghi che è ambientata la storia che andiamo a raccontare. Una storia che tutti vecchi ricordano ancora, la storia della guardiana della sorgente. 

I Miti Greci: Il mito Pelasgico della creazione

All'inizio è il Caos e Eurinome, la Dea di tutte le Cose, emerse nuda da esso. Non trovando nulla di solido per posare i piedi divise il mare dal cielo e intrecciò una danza sulle onde.

La Chirologia, cosa è: il segreto delle linee; linea del cuore, linea dell'intelligenza, linea della vita e linea del destino

 

Chirologia, la definizione sul vocabolario italiano così recita: "branca della chiromanzia che approfondisce lo studio delle linee della mano". Però con la chiromanzia, che si ispira a superstiziose credenze, non ha nulla a che fare. Infatti conoscere il vero significato delle linee della mano, significa conoscere la propria salute e la propria personalità e questo significa che si è sempre in grado di correggerla, di migliorarla e di arricchirla. 

Il Mistero della Romagna, i paesi dove i morti ritornano e qualche volta uccidono.

 

Ci sono dei paesi in Romagna, dove i morti ritornano. Ancora oggi i contadini romagnoli, ricordando alcuni episodi, sentono accapponarsi la pelle e ci sono luoghi dove è meglio non passare la notte. 

L'I King, come si consulta

 

Consultante che si accinge a interrogare l'I King


Il più antico metodo di consultazione dell'I King è quello che prevede l'utilizzo di cinquanta bastoncini essiccati di millefoglio lunghi una trentina di centimetri, che si trovano facilmente in commercio vista la grande popolarità di questa pratica. Però è il metodo più complicato. 

L' I King o libro delle Mutazioni, l'oracolo tra i più antichi del mondo

 

L'I King, o libro delle Mutazioni, è uno degli oracoli più antichi del mondo, basti pensare che anche Confucio si avvalse della loro saggezza, una saggezza che era valida nella notte dei tempi come lo sarà nel più lontano futuro. 

I Tarocchi: gli Arcani Maggiori, la Luna, il Sole, il Giudizio, il Mondo

 
Con queste figure completiamo la serie degli Arcani Maggiori. Sono la Luna, il Sole, il Giudizio, il Mondo. Rispettivamente numero 18, 19, 20, 21. Spieghiamo qui, brevemente, il loro significato. Le immagini illustrate fanno parte del mazzo di Oswald Wirth.

Le Profezie di Malachia

San Malachia nacque nel 1095 nella città di Armagh, in Irlanda. aveva una vocazione particolare per la vita mistica che lo fece accostare ad un eremita, Ismar, che fu la sua guida spirituale. Era talmente "santo" che il vescovo di Armagh, lo consacrò prete. 

A San Malachia sono stati attribuiti alcuni scritti che riportavano il numero esatto dei papi che si sarebbero succeduti dai suoi tempi sino alla fine del mondo che, stando a certi calcoli, dovrebbe avvenire verso il Duemila: dopo papa Giovanni Paolo II solo due pontefici ci separerebbero dall'Apocalisse. 

I motti di San Malachia e le corrispondenze reali

Andiamo ora a vedere per quale motivo il nostro Santo Malachia ha riscosso tanto successo e perchè anche in Italia si pubblicarono numerose edizioni della sua opera e anche a Roma le più alte autorità dimostrarono un grande rispetto per la famosa rivelazione. 

Non staremo qui ad elencare tutti i 111 motti, ma ne nomineremo alcuni al solo scopo di far notare ai lettori quanto le sue predizioni fossero esatte. 

A partire da papa Clemente X, che fu visto come colui che realizzava il motto di Malachia "De flumine magno", che significa "dal grande fiume". E in effetti Clemente X era nato a Roma, il 13 luglio del 1590, in un periodo in cui il Tevere era straripato "fino a penetrare nella sua casa; e la culla del futuro papa galleggiava sull'acqua". Ma questa storia, forse, è solo frutto della fantasia. In ogni caso si voleva dar rilievo al fatto che Clemente fosse originario di Roma, attraversata dal gran fiume Tevere.